Un buon progetto abilita, un cattivo progetto disabilita. - P. Hogan -

La metodologia di approccio al progetto si pone l'obiettivo di realizzare il benessere ambientale attraverso la creazione di spazi fatti per l'uomo moderno avendo la consapevolezza della complessità delle sue interrelazioni. Assume quindi notevole importanza porre una particolare attenzione al rapporto tra l'edificio, le persone che lo utilizzeranno, l'ambiente che lo circonda e i materiali che si utilizzeranno per la realizzazione del manufatto. La casa in questa ottica rappresenta la componente principale del microcosmo nel quale vive l'uomo contemporaneo e un cui viene trascorsa una rilevante parte del tempo. L'ambiente domestico diviene il luogo di interazione, per antonomasia, di tutti gli aspetti che compongono l'uomo olistico, da quelli che interessano gli aspetti derivanti da esigenze biologiche primarie, a quelle che sono le componenti energetiche e psicologiche. Tali presupposti fanno nascere la necessità di integrare l'applicazione dei principi della bioarchitettura con gli aspetti energetici e psico-emozionali dell'uomo, ponendo in tal modo l'architettura anche in relazione alle energie del luogo e interpretando gli aspetti più spirituali del legame casa-uomo, introducendo concetti che si basano sulla conoscenza dell'elettrobiologia e della geobiologia moderna.
Negli ambienti l'aria dovrà circolare liberamente e si utilizzeranno fonti di riscaldamento e raffrescamento alternative, evitando i condizionatori perché sigillando le aperture, isola completamente l'abitazione dall'esterno e da tutte le energie cosmiche.
Bisogna fare attenzione a non creare complessi metallici che rendono la casa una gabbia di Faraday, un campo magnetico chiuso, all'interno della quale non è possibile più sentire nessuna azione esterna.
Le vetrate e le verande saranno disposte a sud, in modo da accumulare la maggiore quantità di calore e di luce solare in tal modo ci sarà una sensibile riduzione degli sprechi.
I materiali nella casa ecologica saranno naturali come legno, pietra e argilla, evitando ferro e alluminio, i tessuti sintetici,le vernici e i collanti tossici. In genere i materiali che in fase di produzione hanno richiesto meno energia risulteranno a minor impatto ambientale e quindi secondo i principi della bio-edilizia sono da preferire, non sempre però questo principio può essere esteso a tutti i materiali di cui è composto l'edificio. Considerando anche che rispetto alla vasta gamma di prodotti in commercio quelli eco-sostenibili sono pochi e il loro livello di produzione è ancora limitato. Questo fattore contribuisce a far credere che l'applicazione di questi dettami sia riservata solo ad una fetta di società in grado di permettersi economicamente la loro introduzione una convinzione peraltro sbagliata perché sono possibili soluzioni alla portata di tutti.

I materiali utilizzati dovrebbero rispondere a determinati requisiti:
•  Essere privi di sostanze tossiche e inquinanti, che non emettano vapori, polveri, particelle, odori nocivi, sia durante la fabbricazione sia al momento dell'uso
•  Dovrebbero essere inoltre resistenti a batteri, virus, muffe e altri microrganismi nocivi
•  Che abbiano proprietà di coibentazione acustica
•  Sicuri radioattivamente, che non emettano dannose radiazioni
•  Sicuri dal punto di vista elettromagnetico, in quanto non permettono la conduzione e l'accumulo di elettricità statica, né emettono campi elettrici nocivi di alcun tipo
•  Piacevoli al tatto, l'odorato e la vista Inoltre dovrebbero soddisfare il più possibile alcuni criteri oggettivi: essere rigenerabili e presenti come materia prima in quantità abbondanti
•  Prodotti e distribuiti con un minimo di impatto negativo sull'ambiente
•  Avere delle caratteristiche vive come la capacità di respirare o di trattenere il calore d'inverno e il fresco d'estate
•  Durevoli nel tempo
•  Adatti al riciclo o al riuso

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Dal 1 gennaio 2006 la detrazione dalla Dichiarazione dei Redditi, per chi effettua un intervento di isolamento termico della propria abitazione (sottotetti e/o pareti),è salita al 41%, sale purtroppo anche l'IVA al 20% ma bisogna dire che rispetto alla precedente agevolazione l'aumento è solo del 4%.  Se si tiene conto del notevole risparmio sui costi di riscaldamento (che è circa del 35%) e della conseguente riduzione dell'inquinamento (intorno al 35%), possiamo considerare l'aumento irrisorio.
La direttiva Europea sul Risparmio Energetico riserva una particolare attenzione all'isolamento delle costruzioni esistenti
e con una piccola spesa è possibile avere un notevole risparmio sui consumi. Il benessere abitativo aumenterebbe verrebbero eliminati i processi di formazione di umidità e muffa e nel contempo ci sarebbe una forte riduzione di uno dei fattori di inquinamento atmosferico dovuto all'emissione di CO 2 .

La Direttiva destinata riguarda sia i nuovi edifici, sia gli interventi di recupero o restauro di quelli esistenti.

Tutto questo comporterà:

1- Isolare le pareti esterne con almeno 7/8 cm. di isolante traspirante nell'intercapedine.

2- Non utilizzare i “blocchetti” se non con un cappotto interno di isolante rigido e traspirante
da 5 cm.

3- I sottotetti dovranno avere almeno 8/10 cm. di isolante traspirante in pianura, 12/15 cm. in
collina e 18/20 cm. in montagna.

4- Prevedere un adeguata protezione per le zone del sottofinestra.

5- La realizzazione di infissi con doppi vetri termici.

6- Non posizionare più i caloriferi sotto le finestre ma vicino alle porte.

7- Predisporre per gli androni e i porticati uno strato isolante traspirante da 7/8 cm.

8- Schermatura per le solette di interpiano di almeno 5 cm.

9- Isolamento delle tubazioni degli impianti di riscaldamento.

10-Adeguamento e controllo delle caldaie.

Obiettivo: riduzione dei consumi e dell'inquinamento del 35/40%